martedì 5 febbraio 2008

Is Hillary too old? Non certo in Italia. 



Dopo la pubblicazione di questa foto, l'opinione pubblica USA - o forse solo i media - hanno immediatamente posto la domanda: Is Hillary too old?

Hillary, per la cronaca, ha sessant'anni e la domanda, per gli standard italiani, appare ridicola.

Certo, l'Italia, il paese dove, a fronte di un Prodi (classe 1939) che apparentemente lascia, il grande favorito appare ancora una volta il Cavaliere (classe 1936).

Per fortuna esiste un'alternativa, lo sfidante, l'homo novus: Walter Veltroni. Classe 1955, quarantatre anni; la stessa età che aveva Tony Blair nel 2007, anno in cui ha lasciato la politica.

D'altronde, nel marasma del dibattito sulla riforma del sistema elettorale, si dà per scontato un sistema dove una delle due camere (il Senato) è eletta da cittadini sopra i venticinque anni e richiede per l'elettorato passivo il compimento del quarantesimo anno.
La distinzione appare del tutto immotivata, e non vi è alcuna ragione di mantenere una quota grigia al senato, che consolida sotto il profilo normativo quella che già, nei fatti, è una distorsione tutta italiana.
Ma c'è di più.
E' forse più consapevole il voto di un ottantenne con la arterie ostruite di quello di un sedicenne che quotidianamente si informa sugli accadimenti politici? Se i sedicenni possono lavorare, e in questo caso devono pagare le tasse, perché non sono ritenuti sufficientemente maturi per votare?
Basta rifletterci un attimo, per giudicare non del tutto infondata la proposta di estendere l'elettorato attivo, quantomeno per la Camera, ai sedicenni.

1 commento:

key79 ha detto...

Sarà forse perchè a 25 anni si inizia ad avere effettivamente a che fare con la realtà con un atteggiamento più maturo, e con la consapevolezza che niente,tanto meno la politica, è il risultato di un semplice calcolo matematico...ma un difficile rapporto con una realtà molto problematica, dinamica, e ovunque differente. In realtà non è l'età che rende una persona matura e consapevole, ma è la sua esperienza, di vita e lavorativa, se però proprio dobbiamo astrarre il ragionamento e quantificarlo in temrini di età..mi viene più facile pensare a un 80 enne (e di illustri ottantenni per fortuna in Italia ne abbiamo avuto e ne abbiamo tanti) che sia ben consapevole della conseguenze delle proprie scelte(ovviamente olti i casi di infermità mentale..).
Perchè , se proprio vogliamo fare delle esagerazioni, il ragazzino 16 enne che si diverte a provare l'ebbrezza delle prime droghe(leggere o pesanti che siano) che ride davanti allo specchio è forse più consapevole di quello che potrà essere il futuro di un Paese sotto l'una o l'altra guida politica???
Io ne dubito fortemente....